Capita a tutti nel corso della vita di attraversare periodi di particolare sofferenza legati ad uno specifico momento di crisi o al peso di vecchi problemi che non riusciamo più a sostenere da soli. Tali situazioni possono divenire fonte di notevole stress e preoccupazione, e possono assumere, nella nostra percezione, dimensioni ancora più grandi di quelle reali, facendoci sentire impotenti, inadeguati, disorientati o spaventati, di fronte ad ostacoli apparentemente insormontabili.
QUANDO RIVOLGERSI AD UNO PSICOLOGO
È possibile richiedere un intervento psicologico nei casi in cui vi sia una difficoltà ad instaurare relazioni affettive significative, nei problemi relazionali al lavoro, nei problemi di coppia, nel disagio esistenziale, nei casi di ansia diffusa e problemi d’umore, nelle fobie, in periodi critici della vita, come un divorzio, una malattia, un incidente o la perdita di una persona cara. In generale, consultare uno psicologo può essere importante in ogni situazione in cui c’è una sofferenza che ostacola la realizzazione dei nostri progetti e ci impedisce di guardare al futuro con serenità e consapevolezza dei nostri mezzi.
PERCHE’ INTRAPRENDERE UN PERCORSO PSICOLOGICO
La sofferenza non è di per sé patologica, anzi, è una reazione che possiamo vedere in modo positivo, poiché, è indice di un contatto con la realtà di fronte a prove anche dure che la vita ci sottopone (pensiamo, ad esempio, quando capita un lutto, un incidente, la fine di una relazione importante, la perdita del lavoro…). In alcuni casi, è possibile gestire da sè la sofferenza che consegue ad un evento doloroso, ma spesso è difficile uscire dal vortice di pensieri negativi da cui non riusciamo ad emergere. L’intervento di amici e parenti può diventare un ostacolo, poiché faticano a differenziarsi dallo stesso pensiero che tanto ci crea disagio. Capita a tutti nel corso della vita di attraversare periodi di particolare sofferenza legati ad uno specifico momento di crisi o al peso di vecchi problemi che non riusciamo più a sostenere da soli. Tali situazioni possono divenire fonte di notevole stress e preoccupazione, e possono assumere, nella nostra percezione, dimensioni ancora più grandi di quelle reali, facendoci sentire impotenti, inadeguati, disorientati o spaventati, di fronte ad ostacoli apparentemente insormontabili.
DI COSA MI OCCUPO
Nell’ottica di promuovere il benessere psicofisico dell’individuo, accompagno il paziente nella risoluzione dei disagi che sono presenti da tempo e che spesso lo portano a disadattamenti e sofferenze di difficile gestione: difficoltà a riconoscere, esprimere e gestire le proprie emozioni, difficoltà comunicative, disturbi psicosomatici, ansia e panico, disturbi alimentari e di dipendenza in generale, difficoltà legate alla sfera comportamentale, relazionale ed esistenziale. L’obiettivo del mio lavoro è il “cambiamento consapevole” dei processi psicologici dai quali dipende lo stato di benessere e di malessere della persona.
Quanto espresso sopra avviene attraverso:
Inoltre, grazie ad una buona formazione teorica, ma soprattutto ad un lunga esperienza “sul campo”, mi occupo di attività nel delicato periodo intorno al concepimento e alla nascita di un figlio, attraverso:
Andare dallo psicologo significa essere responsabili e impegnarsi concretamente a migliorare la qualità della propria vita. Lo psicologo può aiutare ad attribuire senso a vissuti, pensieri ed emozioni che spesso sembrano non averne, può farci scoprire potenzialità che non credevamo di avere, può darci nuove chiavi di lettura della nostra storia personale e del nostro eventuale disagio, può permetterci di aumentare le nostre competenze relazionali e comunicative.
Tramite la consulenza di uno psicologo si può avere accesso alle proprie risorse e imparare ad utilizzarle in modo appropriato per gestire autonomamente le situazioni di crisi e formulare nuovi obiettivi di vita verso una completa realizzazione di sé.